Di questo romanzo posso dirti subito tre cose: non serve leggere la premessa, l’epilogo forse non lo leggerai subito o magari non lo leggerai proprio, il resto lo divorerai.

Ma soprattutto voglio darti un consiglio: NON leggerlo di sera. A meno che tu non sia coraggioso come i protagonisti di questa storia, quattro ragazzini che in un’estate degli anni trenta si trovano alle prese con la scoperta della tomba di un antico guerriero, con un fantasma e un doloroso segreto di famiglia.  Merlo, Lepre, Tasso, e Ranocchio (i quattro si accorgono di capire l’animalese, il linguaggio degli animali, e per questo si scelgono un nuovo nome) passano le giornate tra scorribande al vecchio mulino, sfide ad attraversare il bosco e pericolose fughe da un feroce cane nero – ma siamo sicuri si tratti di un cane?

Finché saranno costretti a chiedere aiuto a una strana coppia di archeologi per salvare uno di loro e restituire la pace a chi non c’è più. E alla fine lo scopriranno: “essere coraggiosi non significa non avere paura, ma fare quello che bisogna fare nonostante la paura”.

(E se ti sembra che raccontato così non sia un romanzo da paura, ti aspetto e me lo dirai.)

Federico Guglielmi, Il Piccolo Regno, Bompiani, 231 pagine, 13,00 euro