Su due piedi
28 maggio 2014
In libreria, accovacciata davanti a uno scaffale, avrà sette o otto anni, risponde serafica al padre che cerca di farle fretta: “Papà, non posso mica decidere su due piedi.”
Non c’è enfasi, è così e basta, e continua a sbirciare tra i titoli di Geronimo Stilton. Forse cerca quelli che non ha ancora letto, forse le piace proprio vedere quanti ne ha già letti. Intanto magari si fa un’idea del titolo che sceglierà per leggerlo nei prossimi giorni, durante le vacanze, libera dagli impegni scolastici.
Il primo Geronimo l’ho comprato io a mia figlia quando aveva sette anni: mi piaceva la grafica colorata e, lo confesso, la consistenza della copertina (che era diversa da quella attuale). La storia, Il mistero dell’occhio di smeraldo ma anche molte altre in seguito, la leggemmo insieme. Per anni, e intendo molti anni, Geronimo Stilton è stata l’unica lettura di Rachele. Tanto che cominciavo a preoccuparmi e in cuor mio a pentirmi di quel primo sconsiderato acquisto: “Non l’avessi mai fatto! Possibile che non le interessino altre storie???” Mi sbagliavo, come spesso capita ai genitori che non vedono l’ora di riconoscere nel figlio le proprie stesse passioni. Geronimo Stilton e le sue avventure, l’affetto per il personaggio e il suo mondo sono serviti a far sì che Rachele maturasse una propria abitudine e un proprio attaccamento ai libri. A far sì che inventasse rituali tutti suoi, da vero piccolo lettore: leggere un quarto d’ora prima di addormentarsi o in bagno? Un libro alla volta o più d’uno contemporaneamente? Prestarli o non prestarli?
Le mie proposte di questo titolo o di quell’autore snobbate…
Oggi Rachele è una lettrice accanita, ha i suoi generi e autori preferiti, è curiosa e colta, e spesso discutiamo di stile ed espedienti narrativi.
Chissà, anche lei avrà pensato più di una volta senza dirmelo: “Mamma, non posso mica decidere su due piedi.”