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studio editoriale Ileana Zagaglia servizi per l'editoria

Di chi è il libro?

30 novembre 2013

Charlie gioca a moscacieca è uno di quei libri per cui spesso mi sento chiedere: Ma dove li trovi tu questi? È della Ravensburger e forse la domanda, per una volta, ha senso, non trattandosi di una casa editrice di quelle più note. Una settimana fa l’ho dato a mio nipote, Ludovico, ribattezzato Ludofico, che ha appena finito la prima elementare e al telefono stamattina mi fa: “Zia, grazie del libro, mi è piaciuto tanto. È il primo libro che leggo tutto intero!” Una soddisfazione, grande. La storia è semplice e divertente, le immagini come sempre dovrebbe essere vivono insieme al racconto: Charlie è alla festa di compleanno di Leo e con i suoi amici gioca a moscacieca, e tocca proprio a lui essere bendato. A un certo punto tutti rientrano per la torta ma Charlie continua a vagare bendato, uscendo addirittura dal giardino, tastando l’aria a caccia dei suoi compagni. Gliene capitano, di buffe cose… Il lieto fine naturalmente è assicurato. “Zia, ma il libro di chi è adesso?” Eccolo qua, l’imbarazzo. Io ai miei libri di adulta, anche a quelli cui sono più legata, quelli che più ho amato, posso rinunciare: mi è capitato spesso di prestarli e di non vederli più tornare, di regalarli come simbolico pegno d’amicizia, di dimenticarli tra un trasloco e l’altro. Ma quelli che ho letto per le mie figlie, che poi loro hanno letto da sole, quelli sono sacri. Proprio non riesco a separarmene. “Ludo, la storia adesso è tua per sempre, te la sei letta tutta e sai cosa succede a Charlie. Il libro invece è di zia, magari lo presto a qualche altro bambino così si prende la storia anche lui.” Spero di essermela cavata…

 
Bernahard Hagemann, illustrazioni di Jacky Gleich, Charlie gioca a moscacieca, 2000, Ravensburger