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studio editoriale Ileana Zagaglia servizi per l'editoria

Un classico

11 dicembre 2013

Davanti al bancone frigo cerco di raccapezzare cosa prendere per una cena veloce, mangiamo troppo noi italiani, colazione mezza colazione pranzo merenda cena, ecchecavolo! Mi sposto di un passo verso le mozzarelle, sane e leggere con due pomodori possono andare più che bene e chi no stasera s’arrangia, e mi arriva un: “Hai visto le sottilette?” Ha sicuramente sei anni, il grembiule di scuola e lo zainetto, mi guarda e non mi guarda  allora mi giro per vedere se lo ha chiesto proprio a me. “Hai visto le sottilette?” mi ripete, stavolta con lo sguardo basso tanto che le domando: “Ma le hai perse? Le hai prese e ti sono cadute?” Ho sicuramente quarantacinque anni, sono una mamma a caccia di cena e devo avere proprio una faccia da ebete.

“No. Mamma mi ha detto prendi le sottilette. Sai dove sono?”

“Ah, eccole, sono qui in alto.” Le faccio vedere i vari tipi, ma capisco che devo scegliere io.

“Queste sono sottilette, le classiche. Possono andare che dici?”

Le prende, e fissa gli occhi sulla scritta: attacca la s alla o e poi alle due t e poi la i e poi le e infine tte: “Sì, vanno bene. Grazie.”

“Di niente. Come ti chiami?”

“Veronica.”

Le sottilette, quelle che fondono e filano. Come me in questo istante.